“Riflessione ad alta voce su alcuni aspetti della coppia”
Non vi parlerò di pet terapy né di quanto un animale possa portare benessere in casa…niente di tutto questo!
Tre settimane fa, con la mia famiglia, abbiamo soccorso un gattino che era solo e miagolava da ore fra i cespugli sul ciglio della strada.
La mia esperienza con gli animali è sempre stata di tipo “canino” ( eredità di famiglia) perché il cane è #fedele, il gatto è #opportunista, perché il cane è sempre #disponibile, il gatto si avvicina per le fusa…zitti, zitti…non vi arrabbiate…sono #credenze sbagliate!
Ho 52 anni e sono entrata nella stagione dell’inverno. Sto assaporando i primi passi dell’indipendenza affettiva, quella che fa toccare l’interezza di sé.
Sono in cammino ma vedo un bel paesaggio ad aspettarmi che contempla la #solitudine come compagnia di se stessi e non come mancanza.
Il gatto
Osservando questo #micetto ho colto la sua bellezza che in questo momento storico mi conferma la bontà dell’amore libero dalla con-fusione: “fusione con”.
Nella sua autonomia mi riconosce come persona d’affetto ma se ha voglia di giocare non si lascia distrarre da me…non è a mia disposizione, no, no! Lui, anzi lei, ha chiaro il fatto che la sua vita è sua…mangia quello che le serve, non è famelica, fa ginnastica.
Cerca Oliver (il mio superdolcissimo cane) per inseguirlo e sperimentare l’arte della caccia e dell’agguato con effetto sorpresa per coinvolgerlo in inseguimenti alla Mission Impossible! Oliver è fantastico perché capisce che è cucciola e la tratta con cura.
Quando questo gatto mi vede rilassata sul divano o sul letto e se ha voglia ed ha desiderio di riposare stando in compagnia:
- mi si avvicina,
- verifica la mia disponibilità
- dopo qualche morsetto misurato si accoccola tra le mie forme accoglienti,
- manifesta la sua felicità con le fusa e si addormenta.
Se ha voglia di riposare e basta si sistema nella cuccia di Oliver e fine della storia, si prende cura del suo sonno senza alcun timore di deludere o di sentire qualche mancanza.
Noi esseri umani siamo pieni di pensieri, credenze, aspettative ed a volte anche di pretese.
Siamo figli dell’idea dell’amore ideale, quello per il quale nella coppia si viaggia sull’intuizione delle parole e dei desideri non detti, tra gli sguardi complici e sempre connessi, l’amore che se non è nella simbiosi non è vero amore, quello dove sei la metà della mela, del siamo uguali e perciò siamo destinati e…(Parlo di chi la vive così, non di tutti)
E se crescendo cambiassimo?
E se lo sguardo non si incontra perché desideriamo fare altro: sviluppare interessi e passatempi nuovi, e se volessimo frequentare di più gli amici in coppia e non? E se non ci piacessero più gli stessi film o ci stufassimo dei sabato pomeriggi sul divano? O, al contrario desiderassimo passare più tempo sul divano? E se un giorno non ci andasse di mandare il solito e carino messaggio della solita ora?
La fiaba vacillerebbe e potrebbe sbriciolare l’idea dell’amore ideale…Si potrebbe pensare che qualcosa non va, che sicuramente non è più come prima…
Partendo da un ideale di coppia #interdipendente prima o poi la #disillusione ci coglierà di sorpresa facendoci cadere a terra. Ci faremo tanto più male quanto più in alto eravamo volati, con il pensiero, lontano dall’imperfetta e non statica umanità.
Diamo spazio, nella coppia, tenendo conto della necessità evolutiva dei singoli bisogni!
Siamo esseri evoluti e in evoluzione e pertanto possiamo essere elastici e per questo provare a non trarre subito conclusioni mentre la nostra vita o quella di chi ci accompagna cambia…
Dico “no” all’amore fusionale che fa la persona mancante e dico “si” alle fusa sincere che arrivano da chi sa prendersi cura dei propri bisogni senza riversarli sugli altri o aspettare che vengano soddisfatti dagli altri…
La gattina l’abbiamo adottata, io sono grata per il suo esempio di sana autonomia e l’abbiamo chiamata Mela!
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Last modified: 9 Ottobre 2023