Quando scegliamo di Tacere stiamo “dicendo” qualcosa di indefinito e, purtroppo, alla mercé del pensiero e delle emozioni altrui.
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Il silenzio è un modo diverso di “dire” e l’altro può interpretarlo in mille modi.
Nel silenzio del genitore, per esempio, il figlio che sta provando a comunicare qualcosa, quasi sicuramente, si sentirà non compreso, non considerato, non ascoltato…
Mentre magari in quel silenzio dell’adulto c’è dell’altro.
Vediamo come mai…
Quando, in un confronto, con il tuo partner, tuo figlio, il parente, il collega, prendi la decisione di non rispondere, di non intervenire, di Tacere, ci possono essere almeno 4 motivi:
- stai scegliendo di non entrare in discussione perché non sai come spiegare bene il tuo pensiero senza far male all’altro;
- sei “freezato”, ovvero sorpreso da quanto ascolti e sei disconnesso dall’altro perché impegnato a capire cosa sta accadendo e come venirne fuori. Non vuoi sbagliare o ti senti già ferito;
- sei deciso a non dare importanza a quel dialogo e scegli di tirartene fuori. Cerchi di non alimentare la conversazione;
- sei abituato ad aspettare che finisca perché hai imparato che prima o poi quel momento passa…è puoi andar via.
Quando parliamo di comunicazione intendiamo il coinvolgimento attivo o passivo di più parti…
Il silenzio “dice” qualcosa!
Quando taciamo uno dei rischi più conosciuti è il “silenzio assenzio”, giuridicamente non sempre valido, ma socialmente condiviso…
Da questo rischio, forse, abbiamo imparato a difenderci.
Un rischio che forse sottovalutiamo è che il silenzio può compromettere la nostra volontà, l’intenzione ed il nostro vero pensiero. Infatti di fronte al nostro Tacere l’altro, può sicuramente fare delle fantasie che possono allontanarlo da te.
Può sentirsi di avere ragione si, ma può anche sentirsi ignorato, non considerato, di poco valore…frustrato, arrabbiato.
Attenzione ai figli!
Con i figli, molto spesso, quest’ultima possibilità è molto probabile… Magari tu sei in silenzio perchè sorpreso, non sai cosa rispondere, non sei d’accordo ma non vuoi discutere e taci…e tuo figlio probabilmente penserà che sei contrariato, che non ti interessa quello che dice che sei impassibile, irremovibile o chissà cos’altro.
E tu quando usi il silenzio?
Quando preferisci Tacere?
Last modified: 23 Maggio 2024